Allarme degli scienziati americani.Un asteroide di 2,7 km di larghezza si avvicinerà alla terrà venerdì, passando alla distanza di 5,8 milioni di km dal nostro pianeta che è circa 15 volte la distanza tra la terra e la luna.
Secondo l'osservatorio della Nasa, le probabilità che colpisca la Terra sono una su 4.550. Il che non garantisce che non arriverà. E bisogna anche considerare che il percorso orbitale dell'asteroide potrebbe variare e, quindi, dirigersi verso il nostro pianeta oppure allontanarsene definitivamente.
Tuttavia, il transito a distanza relativamente breve permetterà agli astronomi di studiare le caratteristiche dell’asteroide con i telescopi ad alta risoluzione: ciò consentirà non solo di meglio comprendere le origini dell’oggetto celeste, ma anche di migliorare la precisione dei dati orbitali in modo da prevederne la traiettoria futura e i potenziali rischi.
Le previsioni su quali oggetti possano in futuro rappresentare un pericolo è infatti molto difficile, così come ogni eventuale intervento dato lo scarso preavviso: a causa della bassa albedo (capacità di riflessione) della loro superficie gli asteroidi sono di norma virtualmente invisibili agli strumenti ottici a meno di non passare davanti a un corpo luminoso, e troppo piccoli per causare effetti gravitazionali osservabili.
Le previsioni su quali oggetti possano in futuro rappresentare un pericolo è infatti molto difficile, così come ogni eventuale intervento dato lo scarso preavviso: a causa della bassa albedo (capacità di riflessione) della loro superficie gli asteroidi sono di norma virtualmente invisibili agli strumenti ottici a meno di non passare davanti a un corpo luminoso, e troppo piccoli per causare effetti gravitazionali osservabili.
La collisione di un asteroide di dimensioni significative (oltre 45 metri di diametro) è comunque un evento raro -circa tre ogni mille anni - ma potenzialmente in grado di causare gravi disastri naturali. Al momento la Nasa ha identificato cinque oggetti sufficientemente massicci da costituire un rischio e con una possibilità di collisione superiore a una su un milione: in particolare vengono tenuti d’occhio un asteroide del diametro di 130 metri con una probabilità su tremila di colpire la Terra nel 2048 e soprattutto “Apophis”, con una possibilità su 43mila di collisione nel 2029 e nei successivi passaggi del 2036, 2037 e 2069.
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