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Metodo di ricerca ed analisi adottato

Il medoto di ricerca ed analisi adottato è riportato su
www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com
Vds. post in data 30 dicembre 2009 seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al medesimo blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

Ricerche e Tesi di Laurea e di Dottorato

L'utilizzo dei dati di questo blog può essere più proficuo tenendo presente il volume di M. Coltrinari, L. Coltrinari, La Ricostruzione e lo studio di un avvenimento militare, Roma, edizione nuovacultura, 2009, nelle parti:
Capitolo II, b. La tecnica procedurale
Capitolo IV, a. La documetazione a Corredo
Alegato. Schema per una tesi di Laurea o di dottorato
a. L'attività concettuale
b. L'attività gestionale
c. L'attività esecutiva
(ulteriori informazioni scrivere alla email ricerca23@libero.it, )
Il volume è disponibile in tutte lelibrerie e presso la Casa Editrice, Nuova Cultura, al sito www.nuovacultura.it

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martedì 31 ottobre 2023

Antonio TRogu . L'impegno dell'Italia per la pace e la stabilità nel mondo

 

Le Missioni che sono terminate

Alcuni Esempi: Somalia   Missione di Sicurezza Internazionale Controllo del territorio e Costituzione Polizia (1949 –1960)

Libano 1 – dal 26 Agosto al 12 settembre 1982

Libano 2 -  dal 26 settembre 1982 al 26 feb. 1984

UNTAG  Squadrone  Elicotteri  dal 1989 al 1990

UNIGIL  - Libano dal 19 al 26 giugno 1958

UNYOM – Yemen dal 1963 al 1964

UNIPOM – India-Pakistan  dal 1965 al 1966

UNIIMOG – Iran-Iraq dal 1988 al 1991

UNOSOM I – United Nations Operation in Somalia 1992 per la applicazione della Risoluzione UNSCR 751 del 14 aprile 1992. Questa missione, dislocata nel porto di Mogadiscio, sorvegliare la tregua e cooperare con le operazioni di assistenza. La Missione non raggiunse lo scopo di distribuire gli aiuti alla popolazione.

UNITAF (United Task Force) ebbe il mandato (UNSCR 794 del 2 dicembre 1992) di fornire un quadro di sicurezza che permettesse un flusso di aiuti internazionali alle popolazioni somale. L’UNITAF ( operazione “Restore Hope”) a guida Statunitense era forte di 45.000 uomini , a cui l’Italia partecipò con un contingente nell’ambito della operazione “Italfor Ibis”. Il 26 marzo 1993 L’UNITAF venne assorbita, unitamente UNOSOM, nella UNOSOM II (UNSCR 814 del 26 marzo1993). LA forza ONU comprendeva un totale di 28.000 militari di cui 2.800 civili., a cui l’Italia partecipò con un suo contingente Operazione IBIS II, protetto dal 25° Gruppo Navale

L’Italia ebbe 12 morti, per UNOSOM II 155 caduti, mentre i somali, civili e miliziani. ebbero tra 7000-10000 Caduti.

Le missioni in Somalia sono state seguite su mandato ONU e nell’ambito delle risoluzioni ONU.

 

Missione in essere allo stato attuale  ( Primo decennio del secolo in corso)

 

Operazione Joint Forge (Bosnia- Erzegovina)

Sulla base della risoluzione ONU 1031 del Dicembre 1995 la Nato, come visto, è intervenuta in Bosnia-Erzegovina e dal 2005 questa missione è passata alla gestione dell’Unione Europea

 

Operazone Joint Guardian (Kosovo)

La Risoluzione dell’ONU n. 1244 del giugno 1999 la Kossovo Force ( Kfor) è stata schierata dalla Nato in territorio kossovaro per il raggiungimento di una soluzione pacifica della crisi del Kosovo e favorire la ricostruzione della provincia. Il Problema politico di base è quale destinazione dare a questa provincia ricostruita. Stato Autonomo nella Federazione Yogoslavia, Stato Indipendente o altra forma di Stato.

 

La Missione Militare Italiana in Albania

Il contributo dell’Itala alla stabilizzazione dell’Abania risale al 1991-1993 ed oggi consiste nella delegazione Italiana Esperti (DIE) per la ricostruzione delle Forze Armate Albanesi; del Nato HQ Tirana per il coordinamento degli aiuti dei Paesi contriutori e del 28° Gruppo Navale per il contrasto alle attività criminali ed illegali

 

L’operazione Active Endeavour

A seguito degli attacchi dell’11 settembre la Nato ha approvato il dispiegamento di una forza navale  con compiti di controllo e sorveglianza marittima quale contributo alla lotta al terrorismo

 

L’Operazione Enduring Freedom

A seguito dell’attacco dell’ 11 settembre 2001 gli Usa hanno dato avviato a questa operazione su una regione comprendente l’Afganistan, il Mar Arabico settentrionale ed il Corno d’Africa. L’Italia vi partecipa con un gruppo navale, come MIO (Marittime Interdiction Operation dei mari interessati in funzione antiterrorismo e successivamente con un reggimento di fanteria ( alpini/paracadutisti) dislocato nella zona orientale dell’Afganistan ( operazione Nibbio)

 

L’Operazione ISAF

La Risoluzione 1386 dell’ONU con la quale si autorizza il dispiegamento nella città di Kabul di una Forza multinazionale denominata Intenational Security Assistance Force (ISAF) con il compito di assistere le istituzioni politiche provvisorie afgane, quel quadro degli obiettivi fissati dagli accordi di Bonn  Inizialmente la coalizione di Stati era a Guida USA, ad agosto 2003 è stata posta a guida Nato. L’Italia vi partecipa con una forza di 500 uomini diloscati a Kabul

 

L’Operazione Post-Iraq War Antica Babilonia

Il Governo, con decisione del Parlamento, decide l’invio di un contingente nell’ambito della IV fase dell’operazione Iraq Freedom. Al fine di garantire le condizioni di sicurezza e stabilità necessarie alla ricostruzione del paese.

 

 

 

Altre Operazioni:

 

UNIFIL   (United Nations Interim Force in Lebanon) già detto

UNTSO   (United Nations Truce Supervision Organization)  dal 1958 con 6 osservatori per il cotnrollo della tregua tra Israele ed Egitto

UNMOGIP (United Nations Military Observer Group in India and Pakistan)  dal 1949 con 7 osservatori dislocati in Kashmir sul confine tra India e Pakistan

MINURSO  (United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara) con 5 osservatori per la definizione dello stato di Sovranità nel Sahara

UNMIK  (United Nations Mission in Kosovo) con 59 unità per il monitoraggio dell’attuazione del “cessate il fuoco” e l’effettuazione di indagini in caso di violazione

UNMEE ( United Nations Mission in Ethiopia and Eritrea) con 50 carabinieri e 3 osseervatir  per il supporto  al mantenimento della pace tra Etiopia ed Eritrea

ERMM (European Union Monitoring Mission)

TIPH2  (Temporary International presence in Hebron), già detto

EUPUM ( European Union Policy Mission) per il monitoraggio degli aspetti politici, militari, economici ed umanitari nei Balcani

 

MIATM  Delegazione di Assistenza tecnico-militare Malta dall’agosto 1973 composta da 50 militari delle Forze Armate italiane

 

 

 

 

 

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