Gli accessi per visualizzazione nel mese di Aprile 2025 per questo blog sono stati 168, contro i 233 del mese precedente.,, per un totale dalla apertura del Blog di 21765
mercoledì 30 aprile 2025
domenica 20 aprile 2025
Tesi di Laurea Elda Franchi Terrorismo I Campi di concentramento in Cina La Politica del Figlio Unico
Master in
“TERRORISMO E ANTITERRORISMO INTERNAZIONALE”
Terrorismo. i campi di concentramento in Cina
ANNO ACCADEMICO 2023/2024
( dalla presente tesi si estrae il paragrafo "La Politica del figlio Unico"
4 La politica del figlio unico
La
politica del figlio unico fu introdotta in Cina del 1979 da Deng Xiaoping per
rallentare ed eventualmente fermare la crescita demografica incontrollata della
popolazione.
Nel 1949, dopo la Rivoluzione Cinese, la Repubblica Popolare Cinese era sotto
il controllo di Mao Zedong, il quale riteneva fermamente che la Nazione sarebbe
dovuta diventare completamente autonoma e che, per raggiungere tale scopo, ci
fosse il bisogno di sostenere la natalità del paese con politiche specifiche.
Perciò, durante l’epoca Maoista, la popolazione aveva subito un incremento
demografico di circa 30 milioni di persone annue e rappresentava un quarto della
popolazione mondiale.
Attorno
agli anni ’60, il vertice della politica cinese si rese conto che, seguendo
quel passo di tasso di crescita della popolazione (1,5% annuo), nel 2080 la
Cina avrebbe raggiunto i 4 miliardi di abitanti, e questi avrebbe assolutamente
portato ad un problema di sovrappopolazione.
Da
allora, iniziò a svilupparsi l’idea che ci fosse il bisogno di rallentare la
crescita demografica e infatti, nel 1979, iniziò a prendere piede la politica
del figlio unico: la Cina aveva a disposizione solo il 7% della superficie
coltivabile, due terzi della popolazione aveva meno di trent'anni e la
generazione del baby boom nata negli anni Cinquanta e Sessanta entrava
nell'età riproduttiva.
Da
questo momento entrarono in vigore delle politiche di controllo delle nascite,
ossia delle politiche di controllo che stabilivano degli obiettivi di crescita
precisi: nel 1979 fu introdotta la politica del figlio unico (PFU), e
venne quindi creata una “pianificazione familiare” che veniva gestita dal sistema
sanitario locale e seguiva le direttive imposte dal governo. Avevano previsto
di raggiungere la crescita pari a zero per l’anno 2000. Le rigide regole
prevedevano:
·
I matrimoni e le gravidanze venivano previsti
per un’età più avanzata.
·
Doveva essere richiesto un permesso ufficiale
per poter avere una gravidanza e, dunque, poter concepire.
·
Coloro le quali erano in attesa di un secondo
genito/a, erano costrette a pagare una multa salata o subire un aborto forzato.
Nel
1982 i principi della pianificazione familiare vennero inseriti nella
Costituzione e sanciti negli articoli 25 e 495.
Questa
politica portò ad alcuni aspetti negativi, come lo sbilanciamento nel rapporto
tra i sessi a sfavore delle figlie femmine, e di conseguenza ad una proporzione
tra maschi e femmine non equa nel paese. Altro punto negativo di questa
politica fu la distorsione per età, con un conseguente invecchiamento della
popolazione.
Molti
bambini sono venuti al mondo illegalmente e, siccome non sono stati potuti inserire
all’anagrafe, non godono dei diritti dei cittadini più semplici, come i
diritti sociali, il diritto alla salute, il diritto allo studio o alla
libertà. Sono persone sotto un certo aspetto inesistenti.
Nel
2013 questa politica fu abolita dalla Corte suprema Cinese in quanto violasse i
diritti umani e fu concesso alle famiglie cinesi di avere un massimo di tre
figli, anche se molte indagini dimostrano che la maggioranza dei cinesi non ha
intenzione di avere più di un figlio.
Secondo
i dati dell’OMS, dal 1979 al 2013 ogni anno in media in Cina sono stati
compiuti circa 14 milioni di aborti forzati: circa il 25% del totale di aborti
praticati nel mondo.
5 L’art.49 fa parte del secondo capitolo
della Costituzione “Diritti e Doveri fondamentali dei cittadini”, e sancisce
che ogni famiglia ha il dovere di praticare la pianificazione familiare, in particolare
i genitori hanno il dovere di allevare ed educare i figli, mentre i figli che
hanno raggiunto la maggiore età hanno il dovere di sostenere e assistere i
loro genitori.
giovedì 10 aprile 2025
Rivista QUADERNI n. 1 del 2025 Gennaio Marzo 2025
Nota redazionale: (massimo coltrinari, direttore)
Numero dedicato nelle
sue pagine di apertura, dopo l’Editoriale del Presidente Magnani alla Comunicazione del Nastro Azzurro, alla
giornata della Donna che cade, come noto, ogni anno l’8 marzo. Si riporta i
contributi e la cronaca della consegna dell’Emblema Araldico alla Signora
Giovanna Paolone Piermanni, consorte della Medaglia d’Oro al Valore Militare
“alla memoria” Sergio Piermanni. A sottolineare questo momento la copertina
riporta la scultura “”Le Pagine del Coraggio” scultura predisposta per
l’occasione, mentre la IV di copertina è ancora dedicata ad una donna ed ad un
suo volume. Questo dopo aver dedicato spazio alla Giornata della Memoria ( 27
Gennaio)
Nella parte “Il mondo
da cui veniamo: la Memoria”, Giorgio Madeddu, nel quadro delle ricerche
dedicate alla Storia dell’Istituto del Nastro Azzurro, con ampia iconografia,
riporta la cronaca della inaugurazione della Via dei Fori Imperiali a Roma nel
quadro della Adunata dei Decorati al Valore Militare (28 ottobre 1933); segue
in Dibattiti, Manuel Vignola che tratta dell’uso della Medaglia d’Oro come
strumento diplomatico e non come ricompensa per atti eroici individuali: quindi,
sempre in Dibattiti, Roberto Allegro, ricostruisce la Battaglia di Mortara del
18489, sulla base della sua tesi discussa al Master di Storia Militare
Contemporanea. In Archivio, Alessia Biasiolo ci propone uno dei misteri più
fitti della fine della guerra, l’Oro di Dongo. Ancora Giorgio Madeddu, dalla
Sardegna, ci manda una nota sui 110 anni di esistenza della leggendaria Brigata
“Sassari”, come dovuto omaggio a questa Unità delle nostre Forze Armate pregna
di valore e tradizioni.
Nella Parte “Il Mondo
in cui viviamo: la realtà d’oggi” tutti articoli hanno alla base la Tesi di
Master discussa dagli Autori al Master di “Terrorismo e Antiterrorismo
internazionale. Andrea Rota, ci parla delle fonti aperte al servizio della
sicurezza del paese, Mirko Leone del “ Virtual Human Intelligence”, e Guido
Andrea Caironi di un particolare aspetto aeronautico in ambito Guerra Fredda.
Le tradizionali
rubriche completano questo numero
Infine, una
annotazione sula politica di distribuzione della Rivista “QUADERNI”:
l’Indirizzario da questo numero è organizzato su chi ne ha fatto richiesta
orale o scritta e chi è impegnato nelle ricerche CESVAM, con le dovute
eccezioni; vengono tolti tutti quei indirizzi che erano stati adottati per far
conoscere le attività del CESVAM e quindi dell’Istituto del Nastro Azzurro.
Sono anche aggiornati le condizioni di abbonamento, come pubblicato in ultima
pagina. Decadono tutte le condizioni degli anni precedenti.
I
di Copertina: Scultura “Le Pagine del Coraggio” della scultrice Paola Grizi,
donata al Comune di Potenza Picena in occasione della Giornata della Donna 2025
nel quadro della consegna dell’Emblema Araldico conferito alla MOVM “Alla
Memoria” Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri Sergio Piermanni alla
Sig.ra Giovanna Paolone Piermanni,
IV
di Copertina Monica Apostoli, Il Genio “Telegrafisti” nella Grande Guerra. 3° e
7° Reggimento Genio, Roma,
Istituto del Nastro Azzurro Centro Studi sul Valore Militare, 2023
Il presente numero è
stato chiuso in tipografia il 28 marzo 2025