Australia
In data 20 Novembre 2013, il Segretario della Difesa statunitense Hagel ha annunciato che, nel mese di dicembre, Australia e Stati Uniti inizieranno il negoziato che porterà alla firma di un accordo bilaterale che disciplini la presenza fissa di truppe americane nel nord dell'Australia, nonché eventuali e future iniziative militari congiunte tra i due Paesi.
La notizia giunge in seguito all'incontro tra Hagel e il Segretario di Stato americano Kerry con i propri omologhi australiani, Julie Bishop e David Johnson, in occasione dei recenti colloqui bilaterali annuali tra i due Paesi.
La notizia giunge in seguito all'incontro tra Hagel e il Segretario di Stato americano Kerry con i propri omologhi australiani, Julie Bishop e David Johnson, in occasione dei recenti colloqui bilaterali annuali tra i due Paesi.
Il piano americano, annunciato dal Presidente Obama nel novembre 2011, prevede la costituzione di una Marine Air Ground Task Force attraverso il dislocamento di una Marine Expeditionary Unit presso la base di Darwin, nel Territorio del Nord. I Marines presenti in loco sono attualmente 250 e diventeranno circa 1.150 già l'anno prossimo, per poi salire a circa 2.500 entro il biennio 2016/2017.
Secondo fonti delle Forze Armate australiane, alla componente anfibia dovrebbe presto aggiungersi una componente aerea, di stanza presso le basi della Royal Australian Air Force. La componente ad ala rotante dovrebbe includere quattro elicotteri da trasporto pesante ed essere dislocata presso la base di Darwin, mentre la componente ad ala fissa dovrebbe trovare posto presso la base aerea di Tindal e provenire direttamente o dagli Stati Uniti o dalle basi americane in Giappone di Misawa (F-16) e di Kadena (F-15).
Nel 2012 il governo australiano ave! va confermato come le trattative tra i due Paesi includessero anche lo schieramento di droni americani a lungo raggio. Gli UAV, probabilmente RQ-4 Global Hawks destinati a compiti di ricognizione, verrebbero operati dalle Isole di Cocos (Keeling), localizzate al largo dello Sri-Lanka. Nessuna decisione definitiva è stata ancora presa.
Secondo fonti delle Forze Armate australiane, alla componente anfibia dovrebbe presto aggiungersi una componente aerea, di stanza presso le basi della Royal Australian Air Force. La componente ad ala rotante dovrebbe includere quattro elicotteri da trasporto pesante ed essere dislocata presso la base di Darwin, mentre la componente ad ala fissa dovrebbe trovare posto presso la base aerea di Tindal e provenire direttamente o dagli Stati Uniti o dalle basi americane in Giappone di Misawa (F-16) e di Kadena (F-15).
Nel 2012 il governo australiano ave! va confermato come le trattative tra i due Paesi includessero anche lo schieramento di droni americani a lungo raggio. Gli UAV, probabilmente RQ-4 Global Hawks destinati a compiti di ricognizione, verrebbero operati dalle Isole di Cocos (Keeling), localizzate al largo dello Sri-Lanka. Nessuna decisione definitiva è stata ancora presa.
L'iniziativa si inserisce chiaramente nel quadro di una razionalizzazione della presenza statunitense a livello globale e di uno spostamento del proprio baricentro strategico verso la regione dell'Asia-Pacifico, in ossequio ad una ritrovata attenzione politica e militare nei confronti dei numerosi fattori di instabilità geopolitica della regione.
Di conseguenza, l'accordo con l'Australia restituirà agli Stati Uniti una presenza stabile e sostanziale nei pressi del Mar Cinese Meridionale, una delle maggiori vie commerciali del mondo. La presenza dei Marines, quindi, è un ulteriore passo avanti verso il rafforzamento del dispositivo militare statunitense nell’intera area, volto a controbilanciare il crescente protagonismo cinese nei confronti dei propri vicini.
Di conseguenza, l'accordo con l'Australia restituirà agli Stati Uniti una presenza stabile e sostanziale nei pressi del Mar Cinese Meridionale, una delle maggiori vie commerciali del mondo. La presenza dei Marines, quindi, è un ulteriore passo avanti verso il rafforzamento del dispositivo militare statunitense nell’intera area, volto a controbilanciare il crescente protagonismo cinese nei confronti dei propri vicini.
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