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Metodo di ricerca ed analisi adottato

Il medoto di ricerca ed analisi adottato è riportato su
www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com
Vds. post in data 30 dicembre 2009 seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al medesimo blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

Ricerche e Tesi di Laurea e di Dottorato

L'utilizzo dei dati di questo blog può essere più proficuo tenendo presente il volume di M. Coltrinari, L. Coltrinari, La Ricostruzione e lo studio di un avvenimento militare, Roma, edizione nuovacultura, 2009, nelle parti:
Capitolo II, b. La tecnica procedurale
Capitolo IV, a. La documetazione a Corredo
Alegato. Schema per una tesi di Laurea o di dottorato
a. L'attività concettuale
b. L'attività gestionale
c. L'attività esecutiva
(ulteriori informazioni scrivere alla email ricerca23@libero.it, )
Il volume è disponibile in tutte lelibrerie e presso la Casa Editrice, Nuova Cultura, al sito www.nuovacultura.it

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giovedì 20 marzo 2025

Tesi di Laurea Elda Franchi Terrorismo I Campi di concentramento in Cina. Il Movimento del Law and Development e la Rule of Law

 Master in

 “TERRORISMO E ANTITERRORISMO INTERNAZIONALE”

Terrorismo. i campi di concentramento in Cina                        

ANNO ACCADEMICO 2023/2024

Il movimento del Law and Development e la Rule of Law

Il movimento del Law and Development è stato fondato sull’idea per cui soltanto un’innovazione dei sistemi giuridici, compresi i principi giuridici del liberalismo giuridico, avrebbero potuto contribuire al progresso economico nei Paesi in via di sviluppo. Secondo il liberalismo giuridico, la società doveva essere composta da cittadini e forme di organizzazioni volontarie, i cui rapporti e le controversie fossero giudicate dal diritto, e dove gli amministratori legislativi osservassero la legge e non ne fossero influenzati da fattori esterni.

Il movimento del Law and Development ebbe inizio negli anni ’60 e iniziò a declinare nei primi anni degli anni ’70, le cui manifestazioni, in un periodo così breve, sono state limitate, ma che furono tutte caratterizzate dal tema significativo dell’unione del tema del diritto a quello dello sviluppo economico.

Questo movimento fu inoltre caratterizzato da un forte interesse per l’ambito giuridico: credevano che l’economia di mercato sarebbe stata più vicina al popolo ma, nonostante che il sistema economico fosse caratterizzato da innovazione, il governo deteneva comunque il controllo dell’economia.

Il movimento credeva nello sviluppo e vi concentrava tutte le sue energie.

Dopo il declino del movimento del Law and Development, iniziò ad emergere il concetto della Rule of Law. Nata nel contesto della globalizzazione, la Rule of Law ha inciso notevolmente sulla Riforma Giuridica Cinese ed è diventata un epiteto citato in quasi tutti i dibattiti sulla riforma economica, fino al suo riconoscimento nel XV Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese4.



4 Il XV Congresso del Partito Comunista Cinese si svolse a Pechino fra il 12 settembre e il 18 settembre 1997. I 2.048 delegati e 60 delegati appositamente invitati hanno eletto un XV Comitato Centrale del PCC formato da 344 membri, nonché una Commissione Centrale per l'Ispezione Disciplinare (CCID) di 115 membri.

 


lunedì 10 marzo 2025

:Paesi in via di sviluppo: Condonare il debito: scandalo o buonsenso?

 Nella bolla di indizione del Giubileo 2025 Spes non confundit papa Francesco chiede alle " nazioni più benpensanti" di "condonare i debiti dei Paesi che mai potrebbero ripagarli". : un invito che echeggia un'antica tradizione biblica, L'articolo pubblicato su CIVILTA CATTOLICA  cerca di rispondere agli interrogativi che la richiesta del Papa può sollevare e sostiene che, se ben concepito, un tale condono può essere un contributo importante per rispondere alle sfide ambientali, economiche finanziarie e sociali che ci riguardano. Gli Autori sono Gael Giraud S.I. direttore di ricerca del Centre National de la Recherche di Parigi; Kako Nubukpo, Commissario per l'agricoltura risorse idriche e ambiente dell'Unione economica e monetaria dell'Africa Occidentale e Hubert Rodaire Presidente della Association Fraòaise des investimensseurs istitutionnels

LA CIVILTA CATTOLICA  ANNO 176, N. 4190, FEBBRAIO 2025.

La Rivista è presso la Emeroteca del CESVAM - Centro Studi sul Valore Militare  Info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

venerdì 28 febbraio 2025

USA Dominio dei Mari e Conquista dello Spazio


 Fonte LIMES Rivista Italiana di Geopolitica. Novembre 2024


 L'Oceania è stato il teatro della espansione del dominio del mare  da parte degli Stati Uniti dalla metà del secolo scorso ad oggi

giovedì 20 febbraio 2025

Tesi di Laurea Elda Franchi Terrorismo I Campi di concentramento in Cina. La Rivoluzione Culturale

 Master in

 “TERRORISMO E ANTITERRORISMO INTERNAZIONALE”

Terrorismo. i campi di concentramento in Cina                     

ANNO ACCADEMICO 2023/2024


La rivoluzione culturale

La rivoluzione culturale invocata da Mao Tse Tung del 1966, trova la sua giustificazione nel dissidio tra URSS e Cina e si instaurò alla base dei cambiamenti che avvennero in Cina tra il 1966-68: il fallimento del Grande Balzo aveva generato delle discrepanze all’interno del partito che fecero capo con Liu Shaoqi alla guida della Nazione. La data di svolta è il 1 giugno 1966, quando egli spinse le nuove generazioni a ribellarsi contro “i quattro vecchiumi” del partito accusati di aver intrapreso la via capitalistica, cioè a ribellarsi contro le vecchie idee, culture, abitudini e comportamenti. Questa mobilitazione portò ad una rivoluzione culturale, il cui obiettivo era quello di trasformare le struttura sociale cinese e perseguire i nemici politici dello Stato attraverso il sostegno del Movimento delle Guardie Rosse. Il Movimento delle Guardie Rosse fu fondato nel 1966 nelle scuole e nelle università di Pechino e fu ben presto espanso nel resto della Cina. Questa rivoluzione coinvolse milioni di giovani estremisti che volevano eliminare il Partito e tutti i residui ideologici che non fossero in linea con le idee di Mao.

I loro primi interventi mirarono a saccheggiare le case delle famiglie benestanti, rovinando tutto ciò che trovavano per la strada, e successivamente iniziano anche a distruggere i beni culturali parte del patrimonio cinese, attaccavano chiunque gli si ponesse contro.

Alla fine del 1966, le Guardie Rosse avevano le redini dello Stato e stavano perseguitando tutti coloro che prima del 1949 erano stati proprietari terrieri o membri del Partito Nazionalista Cinese.
A livello economico ci furono grandi conseguenze, in particolare per l’agricoltura e l’industria. Fallì inoltre il sistema educativo, in quanto la rivoluzione portò ad uno sconvolgimento a livello scolastico, infatti scuole e istituti furono scombussolate, le lezioni regolari, dopo l’arrivo dell’esercito nel 1969, furono sospese e gli insegnanti furono oggetto di critiche. Al termine della scuola secondaria, in media, un cinese conosceva intorno ai 2000 caratteri rispetto ai 3000 di coloro che frequentavano le scuole nel periodo precedente alla rivoluzione.

Inoltre, alla fine del programma di rieducazione ben 18 milioni di cinesi erano stati trasferiti nelle campagne per lavorare i campi.

Alla morte di Mao Tse-Tung il 9 settembre 1976, seguirono due anni di instabilità politica e di lotte interne al Partito Comunista Cinese che sfociarono nella vittoria riformista e portarono al potere Deng XiaoPing; egli fece approvare “La politica di riforme e Apertura economica” e decise di avviare alcuni cambiamenti che portarono la Cina ad aprirsi al mercato estero e di integrarsi nell’economia internazionale, decise di riorganizzare l’agricoltura per l’ennesima volta, oltre alla pianificazione industriale, l’organizzazione militare e cercò inoltre di aprirsi verso la libertà d’impresa. Da un lato voleva richiamare gli investimenti esteri diretti per favorire la nascita di nuove imprese private e di joint venture; dall’altra voleva accumulare valuta tramite l’export per permettere alle imprese statali di acquistare tecnologie straniere.

Quest’apertura dell’economia cinese verso l’estero e la possibilità di scambi con l’occidente furono ovviamente regolamentate dal partito comunista, che mantenne comunque rigido il controllo della Nazione, limitò le libertà, ma riuscirono comunque ad accedere a grandi vantaggi provenienti dall’estero, tra cui tra cui l’accesso a nuove tecnologie, idee e culture nuove.

A tale scopo, tra il 1979 e il 1980, il governo cinese ha approvato la creazione di 4 zone economiche speciali a Shenzhen, Zhuhai, Shantou e Xiamen ed ebbero davvero un grande successo, a tal punto che le autorità cinesi si sentirono di espandere ulteriormente il processo di apertura verso l’estero e fondano o altre 14 zone economiche speciali.

Gli scontri con i movimenti d’opposizione, in particolare quelli studenteschi, rimasero, e il governo cinese sentì la necessità di contrastare brutalmente tali movimenti fino al 1989, quando le proteste iniziarono ad infuocarsi ancora di più e le critiche si inasprirono ulteriormente: la “protesta di piazza Tienanmen” fu l’apice di questi scontri, ebbe luogo in Piazza Tienanmen a Pechino dal 15 aprile al 4 giugno 1989, culminato in un massacro.


venerdì 31 gennaio 2025

Tesi di Laurea Elda Franchi Terrorismo. I campi di concentramento in Cina. Mao Zedong e la rivoluzione cinese

 Master in

 “TERRORISMO E ANTITERRORISMO INTERNAZIONALE”

Terrorismo. i campi di concentramento in Cina                         

ANNO ACCADEMICO 2023/2024

( ei estrae dalla predetta tesi il paragrafo "Mao Ze Dong e la rivoluzione cinese)

Mao Zedong e la rivoluzione cinese

Dal dicembre del 1930 iniziò la guerra civile in Cina, attraverso le cinque campagne di repressione comunista ordinata da Chiang Kai-Shek e, nel frattempo, il Partito Comunista Cinese nel novembre del 1931 istituì la Repubblica Sovietica Cinese nello Jiangxi, avente come primo ministro Mao Zedong. Queste campagne di repressione comunista terminarono nel 1933 con la sconfitta della parte comunista, e dall’ottobre del 1934 fino all’anno successivo prese vita la leggendaria Lunga Marcia dei Diecimila: questo ispirerà molti giovani cinesi ad unirsi al PCC tra la fine degli anni ’30 e l’inizio degli anni ’40.

Tra il 1900 e il 1949 si succedettero diversi governi, ma nessuno di questi fu in grado di riunificare tutta la Cina e soltanto con la vittoria di Mao Zedong, o come nella vecchia trascrizione, Mao Tse-Tung (1893 – 1976), lo Stato fu di nuovo condotto da un unico potere centrale: egli è stato uno dei principali artefici e promotori della rivoluzione cinese, elaborò dei piani strategici per il controllo politico della Cina tramite il controllo della numerosa classe contadina.

Con la presa al potere di Mao Zedong nacque l’attuale Repubblica Popolare Cinese ed iniziò un ulteriore periodo di evoluzione culturale, economica e sociale, che ridusse qualsiasi tipo di libertà e fece vivere la popolazione nel terrore, portando la Cina in un periodo di miseria, povertà e morte.

Già dal suo intervento del 1949, il suo obiettivo primario era quello di affermare il Partito Comunista Cinese come unico partito al vertice, mentre il suo obiettivo secondario era quello di organizzare la Cina secondo il modello socialista.
Basandosi su una sua esperienza durante un viaggio a Mosca nel 1949, Mao abbracciò il modello sovietico del “piano quinquennale” per lo sviluppo economico.

Le radici ideologiche della Rivoluzione culturale si iniziarono ad instaurare già prima il 1966, infatti lo scoppio è il risultato della preoccupazione che Mao aveva per gli sviluppi che stavano avvenendo nell’Unione Sovietica dopo Stalin, e convinse Mao che la Rivoluzione Russa si era smarrita a causa della dottrina di Nikita Kruscev che si basava sulla coesistenza pacifica con l’Occidente e sulla transizione pacifica al socialismo. Al contempo, il pericolo di una restaurazione capitalista in Cina e la dirigenza del frammentato partito portarono Mao a combattere e prevenire il dilagante revisionismo.

Il primo piano quinquennale, la cui attuazione ebbe inizio tra il 1952 al 1953 e prevedeva una durata fino al 1957, vide la trasformazione della società cinese in una società socialista, con l’instaurazione di una vera e propria economia socialista, centrata sullo sviluppo industriale del paese: Mosca concesse un piccolo prestito di 300 milioni di dollari e i servizi di diverse migliaia di ingegneri, scienziati, tecnici e pianificatori sovietici, venne dato il via alle riforme agrarie e alla campagna di collettivizzazione delle terre, furono intensificate le misure fiscali contro la proprietà privata, e le imprese statali miste finirono per inglobare e assorbire quelle private, fu inoltre dedicata particolare attenzione alla preparazione del personale, creando degli operai specializzati. Nel complesso, i maggiori aumenti della produzione si sono verificati nei settori dell’acciaio, del carbone e dei prodotti petrolchimici.

L’obiettivo di Mao era quello di espandere l’economia e mantenere lo sviluppo, ma vennero applicati in maniera troppo rigida i principi comunisti, vennero colpiti i proprietari terrieri che affittavano le terre o le coltivavano attraverso i salariati, mentre tutti i contadini che coltivavano direttamente le terre ne rimasero proprietari. La vita per i cinesi urbani era strettamente regolata in regime di unità di lavoro che prendevano il nome di danwei. Il danwei forniva la struttura di base per il lavoro e controllava molti aspetti della vita quotidiana, compresi l’alloggio, l’istruzione e i servizi sociali. Le persone dovevano persino consultare il proprio danwei in materia di matrimonio, figli o spostamenti.

Contemporaneamente, fu avviata una riforma del sistema statale e burocratico e Mao fece riconoscere la parità dei diritti delle donne, e quindi equi diritti a tutti i cittadini cinesi.
Gli obiettivi sociali che erano stati fissati, sono stati raggiunti nel 1956, mentre i risultati economici superarono nel 1957 le previsioni.

Questo primo piano quinquennale, dunque, gettò le basi dell’industrializzazione del paese, ma in quanto il settore agricolo portò un insuccesso, le autorità statali vollero rivedere la situazione economica e approntarono un secondo piano quinquennale.

Il secondo piano quinquennale fu approvato il 27 settembre 1956 e prevedeva di essere messo in atto nel periodo dal 1958 al 1962: questo piano doveva portare ad un ulteriore incremento della produzione agricola ed industriale, ed era stato previsto che il reddito nazionale sarebbe dovuto aumentare del 50% e che il 60% delle entrate statali sarebbero dovute essere rivolte agli investimenti produttivi. Il processo di collettivizzazione agricola iniziò a svilupparsi e ad accelerare nel 1956, furono introdotti obiettivi di produzione elevati, e il governo si rese proprietario di tutte le terre e le attrezzature che aveva precedentemente redistribuito e, per questo motivo, decine di migliaia di persone lasciarono le campagne per dirigersi verso le città ritenute più confortevoli.

Nel dicembre del 1957, Deng Xiaoping introdusse per la prima volta il concetto di “politica delle porte aperte” e venne lanciata la campagna del “Grande Balzo in avanti” avente lo scopo di accelerare ulteriormente il processo di raggiungimento degli obiettivi, e trasformare l’intera economia del paese: il sistema agricolo comunale fu gradualmente smantellato e i contadini iniziarono ad avere più libertà, potevano quindi gestire i loro prodotti a livello di coltivazione e vendite. Successivamente, venne applicato lo stesso approccio anche alle industrie.

Per due anni, il 1958 e il 1959, venivano fatti girare nella popolazione degli slogan motivazionali e frasi del tipo: “Qualche anno di sforzi a di lavoro per diecimila anni di felicità", oppure "Avanzare con entrambe le gambe", per incoraggiare i lavoratori a produrre sempre di più e in maniera sempre più efficace.

Il Grande Balzo portò però ad un disastro nella produzione: nel 1959 la Cina fu colpita da una forte carestia, determinando disagi alimentari, fame e malattie tra il popolo, portò inoltre i contadini ad allontanarsi dalle campagne e, di conseguenza, gli abitanti e gli studenti delle grandi città iniziarono ad essere mandati nei campi a lavorare.

Nell’agosto del 1958 furono apportati dei cambiamenti all’agricoltura, e le cooperative agricole vennero fuse in oltre 26 mila “Comuni popolari”, all’interno del quale erano comprese all’incirca 5 mila famiglie: 26.000 di queste unità furono incaricate di sostituire 730.000 cooperative che lo Stato riteneva inefficaci e non all’altezza. Queste unità presero il nome di “Squadre di produzione”.

Questa pianificazione economica inventata dallo Stato si rivelò ben presto una delusione, in quanto disorganizzato e instabile, e iniziò sia a limare la leadership di Mao all’interno del partito, che ad instaurare un allontanamento dall’URSS.

Alla fine degli anni Cinquanta, il popolo cinese fu decimato da una catastrofica carestia, d’altronde questo periodo rivoluzionario tra il 1959 e il 1961 ha inoltre coinciso con vari eventi climatici, calamità naturali (siccità, inondazioni, caldo intenso, tifoni, malattie e infestazioni di insetti ecc.), cambiamenti demografici, conflitti militari e con il ritiro dei tecnico sovietici concesso precedentemente dall’URSS; la popolazione iniziò quindi ad interrogarsi sui metodi di lavoro che gli venivano imposti e, di conseguenza, la produzione calò drasticamente. Non molto dopo, arrivò l’ordine del governo di frenare i ritmi di lavoro, e vennero concessi dei diritti alla popolazione per spronare e dare stimoli.

La Grande Carestia Cinese fu tra le più mortali, cominciò alla fine del 1958 e durò fino alla fine del 1961, il bilancio delle vittime è stato oscurato dal governo cinese ed è stata data la colpa ad una serie di disastri naturali, ma si pensa che morirono all’incirca 30 milioni di persone.

Venne consolidato il fallimento di questo metodo e Mao stesso, nel 1958, cedette la Presidenza della Repubblica a Liu Shaoqi.
Nel 1960 la Cina si distaccò definitivamente dalla Russia, rimanendo parzialmente isolata sulla scena internazionale.


lunedì 20 gennaio 2025

Rivista QUADERNI N. 2 del 2024 Ottobre Dicembre 2024 34° della Rivista

 


 

Nota redazionale:

 

Ultimo numero dell’anno 2024, riporta, dopo l’editoriale, l’intervento di presentazione del Calendari0 Azzurro del 2025 dedicato al Valore Militare nella Guerra di Liberazione da parte di Antonio Vittiglio. LO stesso Calendario, creato e predisposto da Antonio Daniele nella sua interezza tipografica.

 

Il Mondo da cui viviamo, la Memoria, in Approfondimenti, Giorgio Madeddu pone alla attenzione generale le sue ricerche in merito alle prime Medaglie al Valore Militare del Regno di Sardegna, sostenendo tesi tanto originali quanto documentate. In Dibattiti, affronto il tema dei Rapporti tra il partito d’Azione ed il partito comunista in piena Guerra di Liberazione, con materiali per approfondire i variegati apporti della sinistra italiana nella nascente democrazia repubblicana. Osvaldo Biribicchi, in Dibattiti, tratta di un argomento dedicato alla Resistenza nell’Alto Lazio con testimonianze di chi allora protagonista degli eventi. In Archivio, Marco Maria Contardi ci illustra, dal punto di vista architettonico, come l’Esercito Italiano curi il patrimonio artistico ereditato dalle scelte derivanti dalle Leggi Siccardi del 1854. Questa parte, infine, si conclude con l’intervento di Davide Corona con un articolo sulla Guardia alla Frontiera, il Corpo confinario esisto dal 1933 al 1946.

 

Il Mondo in cui viviamo, la realtà d’oggi, porta. In “Una Finestra sul Mondo” un contributo di Nicolò Paganelli, utilizzando il sistema parametrale, dedicato a Cuba, mentre Massimo Dionisi, in Geopolitica delle Prossime Sfide, ci proietta già nel nuovo anno con le eventuali minacce che il Giubileo 2025 innesca come derivazione dei conflitti sia nel Mediterraneo che nella instabilità del Sahel. In chiusura, in Scenari, Regioni, Quadranti, tre carte commentate in merito ai rapporti tra Cina e Russia, ed alla presenza di questa in Africa. Le rubriche di chiusura rispecchiano la tradizione della Rivista. Infine da notare che, come conclusione dei 10 anni del CESVAM (25 settembre 2014 -25 settembre 2024) la II e la III Pagina di Copertina della Rivista riporta la Presenza del CESVAM in Rete e l’elenco delle pubblicazioni attivate. Un augurio migliore per questa data anniversaria non ci si poteva aspettare.

(massimo coltrinari, direttore del CESVAM – Centro Studi sul Valore Militare)

 

 

I Pagina di  Copertina. “Medaglia del Decennale della Fine della Prima Guerra Mondiale (1928).Opera dello scultore Aurelio Mistruzzi, reca l’immagine  di “Roma communis Patria” e nel verso, l’apoteosi glorificatrice del Milite Ignoto

 In base ad un accordo con la S.I.A.M. 8Societa Italina per l’Arte della Medaglia riservò integralmente tutti gli utili della vendita di detta Medaglia a favore dell’Istituto del Nastro Azzirro.

IV di Copertina: I Libri del Nastro Azzurro.

venerdì 10 gennaio 2025

Attivazione Canale Tou Tube ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM

  


Giovedi 8 Gennaio 2025 è stato aperto il Canale You Tube dedicato all'Istituto del Nastro Azzurro. Al momento sono previsti interventi settimanali volti a spiegare l'essenza dell'Istituto, ovvero la descrizione  dell'Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valor Militare basato sul Manifesto del Centenario, che riporta "Cosa è stato cosa è  casa fa e cosa farà in sedici quadri


 Titolo: ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM 

Tesi di Laurea Elda Franchi Terrorismo I Campi di Concentramento in Cina Il Global Pace Index

 Master in

 “TERRORISMO E ANTITERRORISMO INTERNAZIONALE”

Terrorismo. i campi di concentramento in Cina                         

ANNO ACCADEMICO 2023/2024


(dalla presente tesi si estrae il paragrafo dedicato al Global Pace Index)

Global Pace Index

 

L’indice di pace globale (GPI) è un indicatore che viene utilizzato per classificare i Paesi del mondo in base alla loro “pacificità”, e viene prodotto annualmente dall’Institute for Economics and Peace2 in collaborazione con l’Economist Intelligence Unit3 attraverso indagini istituzionali e governative: misurano il tasso di pacificità sulla base di una gamma di indicatori, 23 in totale, creando una scala che va da 1 a 5 (con 5 che rappresenta il grado più elevato di violenza) attraverso i dati del “Global Database of events location and tone” (Gdelt), una piattaforma supportata da Google che raccoglie le notizie relative a 163 Paesi su argomenti quali il profilo socioeconomico, politico e militare dei Paesi, gli aiuti umanitari prestati, asili politici e disobbedienza delle leggi internazionali.

 

I risultati di quest’anno hanno rilevato che il livello medio di pace globale è peggiorato dello 0,42%. Si tratta del tredicesimo peggioramento della pace negli ultimi quindici anni, con 84 paesi che migliorano e 79 peggiorano nel 2022. Questi dati hanno ovviamente avuto un impatto negativo dovuto alla guerra in Ucraina.

Nel corso degli ultimi 15 anni il mondo è diventato meno pacifico, con un peggioramento del punteggio medio del paese del 5%. Dei 163 paesi del GPI, 95 hanno registrato peggioramenti, mentre 66 hanno registrato miglioramenti e due non hanno registrato alcun cambiamento nel punteggio. Sedici dei 23 indicatori GPI sono peggiorati tra il 2008 e il 2023, mentre otto sono migliorati.

 

Per quanto riguarda la Cina, dall’analisi del GPI 2023 risulta che si sia alzata la spesa militare, ed esamina anche l’impatto economico di un ipotetico blocco cinese in Taiwan. L'IEP stima che un blocco provocherebbe un calo del PIL globale del 2,8% in un anno. L’economia cinese si contrarrebbe di circa il 7%, mentre l’economia del Taiwan si contrarrebbe di quasi il 40%. Ci sarebbero notevoli effetti di ricaduta in qualsiasi settore che si basi su un’elettronica complessa, poiché il Taiwan produce oltre il 90% dei semiconduttori logici avanzati del mondo.

 

Dalle ricerche del GPI del 2023, l’Afghanistan risulta per l’ottavo anno consecutivo il Paese meno pacifico, seguito da Yemen, Siria, Russia e Sud Sudan.

Al primo posto si trova l’Islanda, mentre l’Italia si classifica come 39esima e la Cina al 110° posto.

 



2 L'Institute for Economics and Peace è un think tank globale con sede a Sydney, in Australia, con filiali a New York City, Città del Messico e Oxford. L'IEP studia la relazione tra pace, affari e prosperità e cerca di promuovere la comprensione dei fattori culturali, economici e politici che guidano la pace.

 

3 L'Economist Intelligence Unit (EIU) è una business unit del gruppo Economist Group che fornisce previsioni e servizi di consulenza economici attraverso ricerche ed analisi di mercato, come ad esempio rapporti informativi mensili sulle nazioni, previsioni economiche sul periodo di 5 anni delle nazioni, rapporti di servizio sul rischio dei Paesi e rapporti industriali.

 


mercoledì 1 gennaio 2025

INFOCESVAM N. 6 Novembre - Dicembre 2024

 


INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XI, 59/60, N. 6, Novembre - Dicembre 2024, 1 gennaio 2025

XI/6/926 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XI anno di edizione, 6 il bimestre di edizione di INFOCESVAM, 926 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento.

XI/6/927 – Progetti 2024/1 – Tema “Monte Marrone La prima Vittoria del Corpo Italiano di Liberazione: 31 marzo 1944 – 10 aprile 1944. Il suo significato strategico presso gli Alleati. 80° anniversario 1944 - 2024.Sono stati raccolti i materiali iconografici e le carte di riferimento. Fase Manoscritto 2

XI/6/928 – La Presidenza Nazionale con circolare apposita ha chiesto ai Soci eventuali candidature per le cariche istituzionali. La Circolare è stata inoltrata a tutti i componenti del CESVAM. I criteri per eventuali candidature come Rappresentanti del Cesvam sono: residenza a Roma; disponibilità di tempo almeno di 9 ore settimanali; capacità di lavoro e di realizzazione di ricerche/progetti di livello post universitario.

XI/6/929 – Il 9 dicembre 2024 a Bologna è stato presentato il 1 volume “Storia Militare della Guerra Russo-Ucraina.1917 -2014 Volume I, Palladium Edizioni, 2024. Autori Giovanni Cecini e Mirco Campochiari.

XI/6/930 – Progetto 2017/2 I soldati Italiani sulla testa di ponte di Anzio. Volume I Pubblicato. Volume II. Manoscritto 5 – in fase di completamento la revisione del testo generale.

XI/6/931 – La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in Storia Militare Contemporanea si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 6 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XI/6/932 – Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 1 riferito ai volumi del progetto 2020 e Progetto 2022 dedicati agli Ordinamenti. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/933 - Progetto 2021/1 Volume II Titolo: Africa Orientale Italiana. L’organizzazione Militare e la difesa dell’Impero. La Figura del Duca d’Aosta. Predisposta la parte militare. Bibliografia. In sviluppo il Capitolo dedicato al Duca d’Aosta. Fase Manoscritto 5

XI/6/934 - Progetti 2024/4 – Tema “Le Fosse Ardeatine. L’ordine è stato eseguito. I Decorati al Valore Militare e la Memoria. 80° anniversario 1944 -2024 Contributo al progetto è stato chiesto all’amico Aladino Lombardi, che ha assicurato di mettere a disposizione il suo archivio provato. Fase Manoscritto 2

XI/6/935 - La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Politica Militare Comparata dal 1945 ad oggi” Dottrina, Strategia, Armamenti si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 5 candidati. Anche i laureati di questo Master hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XI/6/936 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 2 riferito ai volumi del progetto Università. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/937 – Club Ufficiali Marchigiani. Il tradizionale scambio di auguri si è tenuto presso la Casa dell’Aviatore, a Roma il 7 dicembre u.s. Nell’occasione è stato fatto il punto del Progetto 2022/2 Libano sulla raccolta delle testimoniane sulle Missioni di Pace.

XI/6/938 - La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Terrorismo ed antiterrorismo internazionale. Obiettivi, Piani Mezzi” si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 9 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master) ed anche con le attività connesse al Canale You Tube diretto dal Dr. Giovanni Cecini.

XI/6/939 - Progetto 2021/1 – Volume I Titolo Africa Orientale Italiana. L’Impero Tra realtà e propaganda. Raccolta la monografia. Fase: Manoscritto 5

XI/6/940 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 3 riferito ai volumi del progetto 2016/2 Dizionario minimo della guerra di liberazione 1943-1945. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/941 – L’esame finale del Corso di approfondimento e specializzazione. in “Terrorismo ed Anti Terrorismo internazionale si è tenuto il 25 novembre 2024. (www.unicusano.it/master)

XI/6/942 –Progetto 2023/2 Divulgazione. È stato edito il Catalogo delle Edizioni a Stampa 2021 – 2014 del Centro Studi sul Valore Militare – CESVAM Riporta in 24 pagine con note tutte le 51 pubblicazioni che hanno visto la luce in questo decenni. Distribuzione gratuita. Richiedere a: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/943 – Blog www.ilregnodelsud.blogspot.com. ha completato al 31 dicembre 2024 tutte le sue pubblicazioni per l’anno solare 2024

XI/6/944 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 febbraio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 1 del 2025.  

XI/6/945 – Il 31 dicembre 2024 termina la II sessione del CESVAM e l’anno solare. Ciò vuol dire che in base allo Statuto e Regolamento del CESVAM terminano tutte le collaborazioni in essere di tutti i Collaboratori Ricercatori ed Associati.  Con il mese di gennaio 2025 saranno rinnovate le ricerche in corso che si crede utile continuare e quindi i contatti con tutti gli interessati.

XI/6/946 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 4 riferito ai volumi del progetto 2020 Ordinamenti (Volume 2° Tomo I, Tomo II, Tomo III, Tomo IV. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/947 – Del precedente bollettino N.5/2024 esistono due edizioni. La prima, integrale, pubblicata su tutte le filiere informatiche in essere. La seconda sulle pagine CESVAM del Periodico.

XI/6/948 -. La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Storia Militare Contemporanea Dal 1973 al 1960 si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 5 candidati. Anche i laureati di questo Master hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master). In particolare con la collaborazione alla Rivista QUADERNI

XI/6/950 -- Prossimo INFOCESVAM (gennaio - febbraio) sarà pubblicato il 1 marzo 2025. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari)